Edo Ronchi – Presidente Fondazione sviluppo sostenibile
Il Premio, destinato ad imprese italiane eccellenti nel campo della green economy, è una iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e di Ecomondo e ha ricevuto sin dal primo anno l’Adesione del Presidente della Repubblica. Non ha la finalità lucrative, è aperto a una libera e gratuita partecipazione e punta a far emergere e promuovere le migliori imprese italiane nel settore. Le imprese che ritengono di aver realizzato eccellenze ambientali possono proporre la loro candidatura allegando la documentazione richiesta. Le adesioni verranno quindi esaminate da un’apposita Commissione di esperti sulla base di criteri stabiliti nel Regolamento del Premio: l’efficacia dei risultati ambientali conseguiti, con particolare riferimento alla mitigazione della crisi climatica, il contenuto tecnologico innovativo, i risultati economici e occupazionali raggiunti e le possibilità di diffusione, in Italia e all’estero. Dal 2009 l’iniziativa ha avuto un ampio consenso e successo: numerosissime le imprese che ogni anno, nei diversi settori, hanno proposto la loro candidatura; 30 imprese ogni anno (10 per ogni settore scelto) vengono selezionate e segnalate e di queste, le prime 3 vengono premiate con una Targa del Premio. Ogni anno viene stampata la pubblicazione del premio, diffusa anche online, contenente i riferimenti delle imprese selezionate e premiate e le relative motivazioni. Anche per il 2018 è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica, che, per tutte le edizioni, ha assegnato al Premio una Targa di riconoscimento. La cerimonia di premiazione si è svolta l’8 novembre 2018, a Ecomondo.
I vincitori del Premio
Per il primo impianto, realizzato e funzionante presso lo stabilimento di Contarina Spa di Lovadina di Spresiano in Provincia di Treviso, di riciclo di pannolini e di assorbenti per la persona usati che ricava, per ogni tonnellata di rifiuti raccolti in maniera differenziata, 150 Kg di cellulosa, 75 Kg di plastica e 75 Kg di polimero assorbente. I vantaggi ambientali di tale impianto sono importanti, in particolare per la riduzione dello smaltimento in discarica e dell’incenerimento di tale rifiuto, che si stima essere pari in Italia a circa 900.000 tonnellate all’anno, nonchè per il riciclo di materiali in quantità significativa e buona qualità. Il processo di riciclo è innovativo e prevede un trattamento in autoclave dove con vapore in pressione, senza combustione, questi rifiuti vengono sterilizzati per poi essere sottoposti a una separazione meccanica delle frazioni riciclabili. La tecnologia può essere replicata, attivando investimenti e nuovi posti di lavoro, anche con la realizzazione di altri impianti poichè questo riciclo, oltre a far risparmiare i costi di discarica e di incenerimento, è in grado di autofinanziarsi, purchè i materiali generati non siano, normativamente, considerati rifiuti e quindi possano essere venduti con ricavi e non smaltiti con ulteriori costi.
Per la realizzazione in Italia del primo grande impianto di produzione di biometano e di recupero di anidride carbonica per usi industriali, ricavati dal biogas generato dalla digestione anaerobica di rifiuti organici da raccolta differenziata (FORSU). L’impianto genera rilevanti benefici ambientali: evita lo smaltimento di grandi quantita’ di FORSU, ha una capacità di generazione di 32 milioni di metri cubi di biometano, una fonte di energia rinnovabile di grande importanza in particolare nel settore dei trasporti; recupera 38 mila tonnellate all’anno di anidride carbonica liquida che non viene emessa in atmosfera ma impiegata per usi industriali carbon negative; genera anche un compost di qualità. La tecnologia impiegata è innovativa e consente un upgrading del biogas mediante l’utilizzo di membrane, senza additivi chimici e senza alcun rilascio in atmosfera, ma recuperando anche la CO2 con elevato grado di purezza. La tecnologia ha elevate possibilità di diffusione in Italia per il trattamento della FORSU, ma anche per altri scarti e rifiuti come quelli agricoli, agroalimentari e i fanghi di depurazione. L’impianto è anche economicamente sostenibile con un tempo di rientro dell’investimento stimato in 10 anni.
Per la realizzazione del progetto Bluehouse, applicato, con diverse caratteristiche, sia a ristrutturazioni di edifici esistenti sia a nuove costruzioni. Il progetto si basa su tecniche di bioarchitettura utilizzate in modo innovativo perchè integrato, per garantire confort abitativo, autosufficienza energetica e elevata qualità ecologica dei materiali impiegati, e realizzato “su misura”, in base alle caratteristiche locali, climatiche e territoriali. I vantaggi ambientali del progetto sono notevoli per il ridotto impatto del ciclo produttivo, per il risparmio energetico e la qualità ambientale del manufatto. Il suo potenziale di diffusione è elevato, in particolare per le ristrutturazioni di edifici esistenti. L’azienda è di piccole dimensioni con un’attività di tipo artigianale, come molte delle imprese del settore. Il fatto che si dedichi con passione a tecnologie ecologiche innovative rappresenta un caso esemplare di buone pratiche, ancora più importante per un’azienda di piccole dimensioni del settore edile. I risultati economici possono crescere, specie se l’iniziativa sarà incoraggiata e sostenuta.
Imprese premiate e segnalate
Scarica la brochure dell’edizione 2018
La Commissione 2018
Silvia Zamboni – Giornalista
Alessandra Astolfi – Group Brand manager Green and Technology Division, di IEG GROUP
Fabrizio Tucci – Professore di Progettazione Ambientale e Tecnologia dell’Architettura, Università di Roma “La Sapienza”
Andrea Barbabella – Responsabile Energia e Clima e di Ricerche e progetti della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile